Bird Temple Ceramica Gatti 1928

Bird Temple nasce dalle riflessioni legate alle consuetudini di luoghi lontani, dai quali, da sempre, insieme ai prodotti che conquistano i mercati, soffiano inevitabili venti di cambiamento. La libertà, è al centro di una critica sui modi di essere e stare. La natura delle nostre relazioni e l’evoluzione della nostra identità sociale a partire dalla sua minima unità stanno cambiando più rapidamente dei luoghi deputati ad ospitarle. Abitare è un modo di essere in relazione con i luoghi e le persone, avere confidenza con loro. L’abitante nomade o stanziale sa appropriarsi del luogo, nel modo di conoscere e di abbandonarsi con confidenza al posto in cui stare per poter disporre della propria esistenza. Cosicché ogni abitante, anche chi non abita mai nello stesso luogo, ha la sua parte di mondo. Un mondo non sempre reale che è costruzione mediata fra la sua percezione e il nostro modo di essere e stare. L’abitare è costruzione di mondi che generano o nascono da nuovi modi di vivere o ricostruire la realtà data che ci circonda e che quotidianamente attraversiamo alterandone i confini, alla ricerca di un equilibrio dinamico tra costruzione-ricostruzione-distruzione. Certo abitare è anche distruggere, disarticolare, sezionare, capovolgere i legami e instaurarne dei nuovi fra lo spazio, il tempo e le persone. Questo abitare procede con lo stesso senso del vivere. Bird Temple è un progetto che è un segno che vuole ricordare questa condizione del vivere, nato in collaborazione con la bottega Gatti, la manifattura ceramica più longeva di Faenza, centro della ceramica da oltre sette secoli.
Dimensioni: 210mm × 248mm × 248mm

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